Curare l’insonnia con la fitoterapia

L’insonnia è sicuramente una delle maggiori cause di stress della vita moderna e può compromettere gravemente sia la qualità della vita sia, nel tempo, anche la nostra salute.

C’è chi fatica ad addormentarsi, chi ha un riposo frammentato e chi proprio non riesce a dormire più di poche ore per notte, a causa di pensieri e preoccupazioni che tormentano il malcapitato insonne fino al mattino.

Spossatezza, nervosismo, mancanza di concentrazione sono alcuni dei sintomi di chi soffre di insonnia e, non a caso, le prescrizioni di farmaci ipnoinducenti e ansiolitici sono aumentate vertiginosamente negli ultimi anni, segno evidente del peggioramento continuo della qualità della vita.

Il sonno è un importante momento di rigenerazione per l’organismo e necessario per mantenersi in salute e rappresenta uno degli indicatori principali per valutare il benessere della persona.

Vivere una quotidianità fatta di stress, ansie e tensioni e credere di potersi giovare di un riposo ristoratore è spesso una pia illusione. La qualità del sonno sarà direttamente proporzionale alla qualità della nostra vita.

La fitoterapia può esserci di grande aiuto nell’insonnia, grazie a numerose piante ad attività rilassante e ipnoinducente.

La Passiflora ( Passiflora incarnata), le cui parti aeree contengono alcaloidi, flavonoidi, fitosteroli, acidi fenoli e cumarine, svolge importanti azioni sul sistema nervoso centrale, sedative ed ansiolitiche, particolarmente efficace nel combattere l’insonnia poichè stimolano un sonno fisiologico, senza generare senso di intorpidimento al risveglio.

L’Escolzia (Escholtia californica) contiene, nelle sue parti aeree, diversi alcaloidi, flavonoidi, carotenoidi e fitosteroli ma la sua azione spiccatamente ipnoinducente, è

dovuta ad un alcoloide in particolare, la protopina che agisce riducendo l’attività delle cellule della corteccia cerebrale, molto utile nell’ansia. L’attività della pianta, inoltre, riduce il tempo di addormentamento, migliorando anche la qualità del sonno.

La Valeriana ( Valeriana officinalis) dall’inconfondibile odore sgradevole, la cui radice è molto conosciutà per le sue proprietà sedative e favorenti la comparsa del sonno, deve la sua attività alla presenza di olii essenziali, flavonoidi ed alcuni alcaloidi. In particolare, un alcaloide è responsabile dell’inibizione di un mediatore chimico (GABA) responsabile nella regolazione dell’eccitabilità neuronale in tutto il sistema nervoso.

Queste piante medicinali, possono essere assunte, da sole oppure in associazione tra loro per una migliore sinergia, sia in tisana, in soluzione idroalcolica o in estratto secco ( capsule o compresse ), con una posologia variabile in base all’intensità del disturbo.

L’integrazione di magnesio, coinvolto anch’esso nei processi legati al riposo, è importante perchè contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso, soprattutto in caso di stress prolungato.

Anche l’aromaterapia può essere molto utile per creare un ambiente favorevole al sonno, attraverso la stimolazione olfattiva del sistema nervoso. E’ possibile inserire in un brucia-essenze, o in un diffusore, alcune gocce di un olio essenziale dalle proprietà rilassanti come, ad esempio, Lavanda, Arancio amaro, Mandarino, Sandalo.

In tutti quei casi in cui il riposo notturno è compromesso fortemente da stati emotivi legati all’ansia o ad emozioni particolarmente importanti, è consigliabile il ricorso alla Floriterapia che potrà aiutare la persona a ritrovare la serenità necessaria.

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